Primo incontro con ITA, USB: la nazionalizzazione grande opportunità che non può essere sprecata

Roma Fiumicino -

Il primo incontro tenuto oggi con l’amministratore delegato di ITA Fabio Lazzerini segna l’avvio del percorso di confronto con la neonata compagnia aerea pubblica, che si candida a diventare il nuovo vettore nazionale sulle macerie della ex compagnia di bandiera Alitalia.

 

L’incontro è stato l’occasione per la presentazione del primo nucleo operativo aziendale che sta lavorando alla definizione del Piano industriale, sul contenuto del quale è stato fissato un ulteriore incontro prima della presentazione al Parlamento e alla UE, prevista per la metà del prossimo mese. In attesa di entrare nel merito, possiamo solo dire che abbiamo apprezzato i riferimenti alla trasparenza del processo e alla velocità con cui ITA punta a crescere per intercettare subito tutte le opzioni di ripresa del mercato.

 

Questo investimento pubblico è la grande opportunità da cogliere per chiudere la lunga e fallimentare stagione delle privatizzazioni e per rilanciare non solo la compagnia ma l’intero trasporto aereo quale settore strategico per la ripartenza del Paese.

 

USB si aspetta che si faccia esattamente l’opposto di quanto visto negli ultimi 20 anni, puntando con decisione al rilancio con un piano industriale ambizioso che deve già pensare a quando il mercato sarà in condizione di riprendere, dopo la drammatica crisi innescata dalla pandemia del Covid-19.

 

Ciò significa investimenti nella flotta e il recupero e la reinternalizzazione delle lavorazioni come ad esempio le manutenzioni, puntando all’unicità dell’impresa.

 

Sull’occupazione ci aspettiamo il pieno e tempestivo recupero di tutti gli attuali dipendenti del Gruppo Alitalia e che il vettore nazionale abbia le dimensioni adeguate per dare certezze e prospettive agli attuali precari e ad altri lavoratori investiti dalla crisi del settore, a partire da Airitaly.

 

Da tempo USB ha individuato la nazionalizzazione come l’unica soluzione per il rilancio del trasporto aereo nazionale e questo vale ancora di più dentro la crisi Covid. Per questo oggi l’AD Lazzerini, la dirigenza di Ita e gli azionisti governativi hanno la grande responsabilità di dare risposte, così come il sindacato di uscire dalla logica di accordi al ribasso finora inutili e dannosi.

 

Unione Sindacale di Base – Trasporto Aereo

 

1° dicembre 2020