REFERENDUM RINNOVO CCNL AUTOFERROTRANVIERI 2021 - 2023 TUTTO QUELLO CHE I “SINDACATI” NON DICONO!
Il gioco delle percentuali per legittimare un accordo irricevibile ed imbarazzante
La grande farsa del referendum sul rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri è giunta al termine e come da consuetudine, non poteva mancare il volantino epilogo di cgil, cisl, uil, faisa-cisal e ugl, divulgato per pontificare e legittimare un accordo che lascia l’amaro in bocca e che rappresenta la definitiva sconfitta della Categoria e dei Lavoratori tutti.
«Ha vinto il Si!», dicono a gran voce. «Il referendum si è concluso con il 73% di voti favorevoli e con una significativa partecipazione … superiore al 60% aventi diritto», continuano imperterriti ricorrendo all’ormai abusato giuoco delle percentuali di quella politica più becera e di basso livello che ha la presunzione di ergersi sopra tutto e tutti, sottovalutando i Lavoratori e credendo che siamo una massa di pecore che non sono in grado di intendere e di volere.
Ora, tralasciando per un attimo tutte le anomalie segnalate dai Lavoratori durante le operazioni di voto e facendo ricorso alla matematica che rimane ancora materia oggettiva e non confutabile con tutta questa messa in scena demagogica, ciò che ne esce fuori è che il tanto decantato 73% di voti favorevoli sul 60% degli aventi diritto, in realtà RAPPRESENTA SOLO IL 45% DI TUTTA LA CATEGORIA!
È inutile: anche in queste situazioni non ce la fanno proprio e non riescono neanche ad essere così furbi come pensano; non si rendono conto che anche utilizzando i loro dati, dimostrano una realtà completamente opposta da quella che ci vogliono raccontare per giustificare ancora la loro misera esistenza.
Siamo di fronte ad una “vittoria” che dimostra la sempre meno rappresentatività di chi si erge indiscusso negoziatore e rappresentante della categoria degli Autoferrotranvieri!
USB Lavoro Privato - Coord. Nazionale – Settore TPL