Regione Umbria: ARMI ALLA MANO ALL’INTERNO DEI BUS

Perugia -

 

La società Busitalia Sita nord decide di affiancare i verificatori aziendali con dei Bodyguards; armi alla mano all’interno degli autobus, per combattere l’evasione dei titoli di viaggio.

Dopo aver trascinato nel degrado un servizio pubblico essenziale, rendendolo inadeguato alle esigenze dei cittadini, tant’è che la stessa amministrazione regionale denuncia che i mezzi viaggiano vuoti, invece di mettere in campo scelte politiche al fine di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico alla pari dei numerosi paesi europei, si tagliano corse, si aumentano le tariffe, si propongono appalti e spacchettamenti  andando a caccia “dell’evasore” armi in pugno.

Nella completa assenza di capacità e volontà di affrontare i reali problemi del Trasporto Pubblico Locale nella regione Umbria, sembra che l’unica abilità sia quella di colpire gli ultimi, i cittadini maggiormente in difficoltà.

Eppure non mancano esempi che si sono dimostrati decisamente positivi; in Germania come in Spagna, al fine di abbattere l’inquinamento e favorire l’utilizzo del mezzo pubblico, si è preferito offrire abbonamenti vantaggiosissimi incrementando l’uso dei bus, (46 milioni di utenti in più nella sola Germania) gli stessi fatturati aziendali abbattendo in modo notevole il ricorso alle vetture private.

Se si avesse il coraggio e la capacità di scelte simili, tenendo conto anche degli ingenti finanziamenti di denaro pubblico sul settore, PNRR compreso, non ci sarebbe alcun bisogno di aggredire i salari dei lavoratori attraverso appalti e subappalti, tantomeno di assoldare “sceriffi” per combattere l’evasione.

Città più vivibili, meno inquinate ed autobus pieni, questo dovrebbe essere l’obiettivo di una politica sulla mobilità attenta alla qualità della vita dei cittadini e degli addetti al settore.   

    

USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria