Rinnovo contratto trasporto aereo, USB: schema che perde non si cambia
Il rinnovo della parte generale del Contratto Nazionale del settore del Trasporto Aereo da parte delle federazioni di categoria Cgil, Cisl, Uil e Ugl e delle associazioni datoriali ricalca nel metodo, purtroppo, uno schema perdente che non ha funzionato negli ultimi anni, visti i frutti amari di questo tipo di relazioni industriali.
Non c'è stata la verifica della rappresentatività di ogni sigla presente nel settore, come invece previsto delle regole dello stesso testo unico del 10 gennaio scorso, che viene brandito come una clava quando invece conviene, impedendo la partecipazione a organizzazione radicate e rappresentative come USB.
Quindi niente di nuovo rispetto agli ultimi 10 anni, a dispetto dell'estremo bisogno di rilanciare le rivendicazioni dei lavoratori non solo per affrancarsi dagli errori del passato ma per riaffermare il contratto nazionale quale strumento di tutela e regolazione degli evidenti squilibri del trasporto aereo italiano.
Nel merito del testo contrattuale, ci riserviamo a breve una valutazione completa con le strutture del settore sulle tematiche più sensibili, quali appalti, clausola sociale, mercato del lavoro, precarietà e democrazia.
Adesso si apre la stagione fondamentale dei rinnovi delle parti specifiche, (vettori, gestioni aeroportuali, handling, catering, assistenza al volo, etc…) che tratteranno i temi legati ai salari, all'organizzazione e all'orario di lavoro, nonché l'applicazione concreta di alcuni dei temi trattati nella stessa parte generale.
Il contratto nazionale non potrà mai funzionare, tanto più in un settore così delicato e composito come quello del trasporto aereo, se continuerà a basarsi su una logica di esclusione dei lavoratori e dei loro rappresentanti liberamente scelti.
Unione Sindacale di Base – Trasporto Aereo
31 maggio 2019