Rinnovo del CCNL unico dei porti: basta giochetti sulla pelle dei portuali, no ad accordi al ribasso
Sulla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale unico dei porti siamo di fronte ad un indegno teatrino da parte delle controparti datoriali. Le stesse dopo aver firmato unitariamente insieme agli altri sindacati, un documento per cercare di escludere USB dalle elezioni RSU nel Terminal Genovese di PSA (e dal tavolo della contrattazione del CCNL) si sono presentate su due tavoli separati nella speranza di affossare definitivamente l’idea che nei nostri porti si debba applicare un unico contratto nazionale. Un’eventualità molto pericolosa che meriterebbe una mobilitazione generale solo per questo. È chiaro a tutti che questo è uno degli obiettivi dei grandi gruppi armatoriali, se non sarà adesso sarà domani.
Anche dalla parte sindacale si è deciso di muoversi in ordine sparso. Per qualcuno evidentemente era più importante cercare di “tenere fuori” USB anche se tutto ciò rischiava di mostrare ulteriore debolezza in questa fase molto delicata. Si è quindi deciso di giocare sulla pelle dei lavoratori per salvare il proprio “orticello”.
Inoltre, è chiaro a tutti che a breve si riaprirà la “discussione" sulla riforma portuale. Un provvedimento che rischia di stravolgere ancora di più la 84/94 e consegnare sempre più potere alle controparti armatoriali con l’introduzione flessibilità e ricorso all’appalto.
In questi giochetti si parla sempre meno di contenuti a partire dagli aumenti salariali REALI da ottenere sul rinnovo. Evitare che si utilizzino forme di welfare (soldi del monopoli) anche per coprire la vacanza contrattuale e che si accetti aumenti irrisori magari anche successivamente assorbibili sul minimo conglobato. Riconoscere finalmente il lavoro portuale come usurante è sempre stata la nostra priorità, così come affrontare il tema della sicurezza e della riduzione dell’orario e dei carichi di lavoro.
Come USB Porti non accetteremo accordi al ribasso oltretutto senza un passaggio democratico tra i lavoratori. Dopo le assemblee nei vari scali abbiamo deciso di mettere in cantiere alcune iniziative a partire da quella prevista nel Porto di Napoli per il giorno 27 giugno. Giornata in cui depositeremo, così come stato fatto nei maggiori scali, un esposto sul sistema delle concessioni portuali e sull’organizzazione del lavoro nei terminal. Non sono escluse iniziative di sciopero.
Usb Mare a Porti