Argomento:

Rinnovo del secondo biennio economico

Roma -

 

 

La vertenza sul secondo biennio economico, dei lavoratori autoferrotranvieri, non può subire il ricatto dei grandi limiti che vuole  imporre la politica della concertazione attraverso un contratto nazionale di categoria che disattende le giuste aspettative dei lavoratori che rivendicano un adeguato recupero salariale rispetto al reale costo della vita.

 

Oltre a questa voluta mancanza si continua nel perseverare l’ulteriore e rituale furto attraverso l’utilizzo dell’una tantum che sana, i tardivi aggiustamenti, sempre e comunque a favore delle aziende.

 

E’ inoltre evidente che le Associazioni Datoriali  non hanno nessuna intenzione di rinnovare, almeno a breve, il secondo biennio economico del C.C.N.L. perchè intendono usare e fomentare il malcontento degli autoferrotranviari esclusivamente per ottenere la costituzione di un fondo nazionale che integri le risorse regionali per gli investimenti al fine di efficientare la produzione; d’altra parte, se vogliamo affrontare realmente e seriamente  il problema del rinnovo del secondo biennio economico, riteniamo che sia inadeguato promuovere ora iniziative di lotta nella completa assenza di una controparte, senza tener conto dei tempi di operatività del nuovo governo. Di fatto scioperare ora, a nostro giudizio, serve solo a riproporre logiche concertative.   

 Il Coordinamento Nazionale dei Sindacati di Base ritiene necessario rifiutare e superare queste logiche concertative che non tengono conto della reale perdita di acquisto dei salari di cui i lavoratori continuano ad essere vittime sia a causa dell’inflazione economica, sia per gli accordi e contratti che invece si  continuano a sottoscrivere nel solco della concertazione, mentre:

 

RIMANGONO DISATTESE LE TUTELE PER IL PERSONALE INIDONEO,

RIMANE DISATTESO IL RICONOSCIMENTO DELLE MALATTIE PROFESSIONALI,

 

RIMANE CERTA LA PENALIZZAZIONE ECONOMICA IN CASO DI MALATTIA,

RIMANE CERTO IL RISCHIO DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO SE SI CADE IN DISGRAZIA.

 

 

Non si può non considerare, inoltre,che negli ultimi anni abbiamo assistito all’inserimento di  lavoratori fortemente penalizzati nel salario e nella normativa costruendo, di fatto, un doppio regime salariale che priva  i giovani del loro futuro ai quali và data necessariamente una reale risposta dalle OO.SS, dalle Aziende, dalle Istituzioni locali e dal nuovo Governo una volta insediatosi.

 

Su questi presupposti il Coordinamento Nazionale dei Sindacati di Base rivendica, per la determinazione della parte economica, un criterio certo  ed esigibile per garantire un reale recupero del potere di acquisto dei salari ed invita, i lavoratori tutti, a sottoscrivere la raccolta firme per la proposta di una legge popolare per il ripristino di una nuova scala mobile come unico meccanismo utile a tal fine. 

 

RIBADIAMO I PUNTI IRRINUNCIABILI PER L’ATTUALE VERTENZA SUL RINNOVO DEL 2° BIENNIO ECONOMICO

 

·        €100,00 come recupero salariale esteso a tutti i lavoratori del TPL a prescindere dal parametro di assegnazione;

·        la rivalutazione delle retribuzioni nella misura di quanto previsto dall’inflazione attesa che si prevede intorno al 6%; circa (€ 118,00)

·        considerare quale parametro intermedio di riferimento il parametro 158.

·        la tutela del personale inidoneo alla mansione;

·        il riconoscimento delle malattie professionali.

 

SU QUESTI OBBIETTIVI INTENDIAMO COSTRUIRE, ASSIEME AI LAVORATORI, OGNI FORMA DI MOBILITAZIONE NECESSARIA AL LORO RAGGIUNGIMENTO !!!