Riprendiamoci tutto: lavoro, diritti, stato sociale. Sciopero generale intera giornata, venerdì 10 novembre 2017
Dopo dieci anni dall’inizio della crisi, prosegue l’attacco a diritti, salari e pensioni.
Il Governo Gentiloni e l’Unione Europea continuano ad annunciare una ripresa economica che vedono soltanto loro, mentre i padroni, attraverso continue decontribuzioni, impoveriscono le casse dell’INPS e fanno dire a Banca d’Italia che si deve innalzare l’età pensionabile a 70 anni!
Giovani, donne, disoccupati/e vengono illusi con statistiche che glorificano l’aumento dell’occupazione senza segnalare che oltre l’80% sono precari a tempo determinato, a chiamata oppure a weekend.
Sono buoni solo a dare sgravi fiscali alle imprese, come previsto anche nella prossima finanziaria.
Venerdì 10 Novembre USB chiama uno SCIOPERO GENERALE contro le politiche economiche e sociali del Governo Italiano e dell'Unione Europea, e per un loro radicale cambiamento basato su:
Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Per lavorare tutti, lavorare meglio e in condizioni di salute e sicurezza.
L’innovazione tecnologica (industria 4.0) e l’innalzamento dell’età pensionabile riducono i posti di lavoro: c’è chi lavora troppe ore, con l’obbligo dello straordinario, mentre c'è chi ne lavora poco o niente.
Questo mentre CGIL CISL UIL nei rinnovi contrattuali sanciscono l'aumento dell’orario di lavoro con meno salario.
Contro le privatizzazioni e per la nazionalizzazione delle aziende strategiche in crisi.
Per una vera politica industriale in Italia.
Alitalia, ILVA e tante altre grandi aziende dei servizi, come l’ATAC di Roma, sono commissariate e stanno per essere svendute al peggior offerente. La riforma della Pubblica Amministrazione impone la privatizzazione di migliaia di società partecipate, con decine di migliaia di esuberi futuri disoccupati.
Aumenti salariali veri e per tutti.
Per il diritto a una vita dignitosa per tutti, senza ricorrere a straordinari ad oltranza.
Gli accordi firmati da CGIL CISL UIL hanno eliminato i veri aumenti contrattuali, trasferendo i soldi dei lavoratori a favore di sanità e previdenza private. Si smantella lo Stato Sociale e si introduce il “welfare aziendale”. Gli unici a guadagnare in questo sistema sono le imprese.
Diminuzione dell’età pensionabile e aumento delle pensioni.
Per dare un futuro sostenibile a tutti e liberare posti di lavoro pubblici e privati.
La pensione deve tornare ad essere un diritto per tutti. Le ultime riforme hanno allontanato l’età pensionabile e ridotto l’assegno, facendo crescere disoccupazione e povertà. Cancelliamo le riforme Fornero e Maroni, sistema retributivo per tutti, riportiamo i requisiti pensionistici come erano, aumentiamo e rivalutiamo le pensioni, con pensioni minime a 800 euro.
10 NOVEMBRE 2017 - SCIOPERO GENERALE CONVOCATO DA USB - COBAS - CIB UNICOBAS CON MANIFESTAZIONI NELLE PRINCIPALI CITTA'.
11 NOVEMBRE 2017: USB ADERISCE E PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PROMOSSA DALLA PIATTAFORMA SOCIALE EUROSTOP.
C'E' BISOGNO DI FERMARE IL PAESE
C'E' BISOGNO DI TORNARE NELLE PIAZZE
Unione Sindacale di Base - USB Lavoro Privato