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Sciopero al Marco Polo, voli cancellati e disagi

19 luglio 2007 - La Nuova Venezia

Molti passeggeri erano informati della protesta e hanno rinunciato a partire

 

Si sono fermati i dipendenti della Save, ma anche gli addetti ai controlli dei bagagli

di MICHELE BUGLIARI

 

Venezia -

Venezia - Caos all’aeroporto Marco Polo, lo sciopero di 24 ore della Sav e di Sav indetto da Cub Trasporti ha portato alla cancellazione di 25 voli, tra partenze (la maggior parte dirette verso mete internazionali) ed arrivi. Non sono mancati anche i ritardi compresi tra i 10 e i 50 minuti. Non ci sono state le code sino fuori all’aerostazione come durante altre proteste dei lavoratori dei mesi scorsi ma ciononostante i passeggeri hanno dovuto mettersi in fila pazientemente per avere informazioni rispetto ai voli cancellati. Lo sciopero dell’azienda degli addetti al trasporto dei bagagli (Sav) durata dalle 24 dal giorno prima alle 24 di ieri, secondo il sindacato ha avuto una percentuale di adesione intorno al 60%.

Tra i lavoratori del gestore aeroportuale (Save), invece, l’iniziativa è stata sentita solo dagli addetti del settore merci, dove l’adesione secondo Cub è stata del 30%. Ad incrociare le braccia poi sono stati anche gli addetti al trasporto dei bagagli di GH dalle 12 alle 16, dove secondo i sindacalisti, ha scioperato il 30% dei lavoratori. La giornata giornatadifficile per l’aeroporto è stata peggiorata anche dallo sciopero dell’Alitalia. Per quanto riguarda le partenze, sono stati annullati 14 voli su 118 e 11 su 118 per gli arrivi. «Per fortuna, gli scioperi hanno portato dei disagi contenuti sui voli», minimizzano alla Save. Delle 14 partenze annullate, tre sono state causate dallo sciopero di Alitalia. Simile la situazione degli 11 arrivi, di cui tre sono stati annullati a causa dell’agitazione dei lavoratori della compagnia di bandiera. Comunque, i voli cancellati hanno creato problemi a centinaia di viaggiatori, tra turisti e persone che volano per lavoro. Tra la partenze annullate, quelle internazionali hanno fatto la parte del leone, ce n’erano due per Monaco di Baviera, poi per Londra, Francoforte, Zurigo e Madrid. Tra gli arrivi, ne sono stati cancellati due da Zurigo ma anche uno da Francoforte e da Londra. Le compagnie aeree hanno cercato di rimediare dirottando i propri viaggiatori sull’aeroporto di Treviso (Lufthansa) e su quello di Verona (British Airways). Se questo non fosse accaduto, probabilmente il numero di voli annullati sarebbe aumentato. Ovviamente c’è stato il caos tra i passeggeri, che aspettavano di partire e si sono visti cancellare i voli. La gente si è messa in fila presso gli sportelli delle compagnie aeree di riferimento, per capire quando potevano partire. I più sconvolti erano, come spesso capita, i passeggeri stranieri. «Qui in Italia, scioperano tutti i giorni!», ha affermato sconsolato un giovane inglese, in fila per tentare di capire quando avrebbe potuto partire per Londra. Un americano di Los Angeles, in vacanza con la famiglia ha detto: «Non capisco come mai sempre problemi con i voli in Italia. Vediamo se sarà possibile trovare presto un volo sostitutivo, se no cercheremo di prendere un treno o un altro mezzo.

«Dovevo andare a Francoforte per lavoro - ha detto Giovanna Rossini di Treviso - ma a causa dello sciopero mi sono saltati tutti gli appuntamenti». I disagi di ieri, comunque, sono destinati a atornare in maniera probabilmente più grave il 7 settembre. «Abbiamo intenzione di proclamare un altro sciopero - ha affermato Gian Pietro Antonini di Cub Trasporti - e l’idea è di confluire nello stesso giorno deciso da Cgil, Cisl e Uil anche per essere più incisivi nella protesta».