SCIOPERO ATM MILANO
cala il silenzio sulla cessione di linee, depositi e lavoratori
Confederali e Orsa firmano accordi segreti con l’azienda
ma accordo su accordo nulla è cambiato e tutti i problemi rimangono !
Ai lavoratori di Trezzo e Salmini coinvolti nella cessione, ATM ha fatto firmare un documento in cui esprimono la volontà di rimanere al servizio di ATM in forza dell’art. 10 del capitolato di gara e del verbale d’accordo firmato tra Azienda, Confederali e Orsa. Ma non è dato conoscere i contenuti ne del capitolato ne di questo “fantomatico” accordo sindacale: i lavoratori hanno dovuto firmare al buio e senza avere la possibilità d’essere assistiti dal proprio rappresentante sindacale.
Per merito della forte adesione agli scioperi da noi dichiarati i lavoratori potranno rimanere in ATM, ma ancora nessuna garanzia occupazionale, economica e contrattuale è garantita. Anzi, pesa sulla loro testa una vera e propria “cambiale in bianco”! Quali sono i termini dell’accordo “segreto”? forse l’aumento dell’orario di lavoro? se l’art. 10 del capitolato di gara già prevedeva la possibilità di rimanere in ATM perché cera bisogno di un accordo sindacale?
Durante il rinnovo procedure di raffreddamento, che la legge antisciopero (146) ci impone per proseguire nella vertenza, con la responsabilità di mantenere vivo il conflitto, la direzione aziendale, mostrando di essere in grave difficoltà, ci chiede addirittura di astenerci da altri scioperi - riconoscendo che incidono pesantemente sulla mobilità cittadina, ma si rifiuta di discutere con noi il merito della nostra piattaforma, nonché le garanzie per tutti i lavoratori ATM, che sono e saranno interessati alle gare d’appalto e che, a breve, coinvolgeranno l’intero servizio di pubblico trasporto milanese. Secondo loro, visto che ATM sta definendo un piano industriale sarebbe meglio attendere prima di giudicare.
Possiamo bene immaginare quali saranno i contenuti del piano industriale, visto che proprio il neo presidente Catania ha dichiarato che per il 2007 si prevede un buco di bilancio di circa 19 milioni di euro e che quindi la parola d’ordine è e sarà: tagliare! Tagliare il servizio, tagliare sulla manutenzione e il “costo” dei lavoratori. Il tutto mentre proliferano i Consigli di Amministrazione e dirigenti strapagati delle nuove aziende, frutto della societarizzazione dell’ATM (ATM servizi, Mi-Park ecc…).
Un articolo pubblicato su “Trasporti” (periodico del sole 24 ore) del 28 maggio scorso, ci conferma che il nodo centrale è sempre l’orario di lavoro, che riguarderà non solo i lavoratori dei lotti di Trezzo, Salmini e Monza, ma anche di quelli aggiudicati ad ATM (nord-est e ovest) assieme ad altre aziende in “Associazione Temporanea d’Impresa” (Stie, Atinom e Cal) per i quali non assicurerà lo stesso trattamento attuale. Infatti, anche questi lavoratori subiranno il trasferimento da ATM Servizi alla suddetta ATI.
In ambito confederale è chiaro l’intento di soccorrere ATM, dirigenti e funzionari compresi. Infatti, dalle parole del segretario Filt-Cgil, sempre pubblicate su “Trasporti” del 28 maggio, si evince già la volontà di revocare lo sciopero del 1 giugno e spostare la trattativa presso la Provincia di Milano. All’ultimo minuto lo sciopero dei confederali più orsa del 1/6/07 è stato revocato con l’intento, fallito, di boicottare il nostro.
Un grave smacco contro i lavoratori di cui Confederali e ORSA se ne assumono la pesante responsabilità !
Si è persa l’ennesima occasione di bloccare veramente l’intera città, fissando il punto fondamentale di tutta la vertenza: l’orario di lavoro, il salario e le garanzie dei tranvieri non si toccano!
Con le forti adesioni ai nostri scioperi, compreso quello del 1/6/07, abbiamo dimostrato di rappresentare una larga parte di lavoratori ATM. Particolarmente grave, quindi, è la responsabilità di ATM, Comune e Provincia di milano, che anziché convocare e discutere con tutti, continuano ad ignorare le richieste dei Tranvieri, scaricando anche sui cittadini le loro scelte politiche, per arrivare a pesanti tagli del servizio pubblico di trasporto e cospicui aumenti del costo dei biglietti.
ORA BASTA MENZOGNE !
LE GARE D’APPALTO NON SONO LA SOLUZIONE AI DISAGI DEL TRASPORTO PUBBLICO, MA LA CAUSA DELLA DISAFFEZIONE DEI CITTADINI AL TRAM
E L’ABBATTIMENTO DEI “COSTI” DEL PERSONALE.
VENERDÌ 6 LUGLIO
S C I O P E R O
di tutti i lavoratori ATM
APPELLO PER I LAVORATORI DELLA METROPOLITANA
Il macchinista Greco Nicolò ex coordinatore Or.S.A. invita tutti i lavoratori della metropolitana ad aderire compatti allo sciopero,
in quanto le rivendicazioni contenute in esso oltre che sacrosante sono “identiche” a quelle contenute nell’accordo siglato il 27 aprile 2007 tra Confederali e Or.S.A., ma che ad oggi stranamente non sono ancora state rivendicate.
Se tale accordo fosse autentico, sarebbe logico e coerente attendersi da costoro l’adesione o quantomeno l’attivazione di un passa parola che vada a sostegno dello sciopero, contrariamente, sarebbe l’ennesima presa in giro da parte dei Confederali sia nei confronti dei lavoratori che dell’Or.S.A. !
In ogni caso il pallino è nelle nostre mani, pertanto se davvero si vogliono le garanzie sulle clausole sociali, dell’unicità aziendale e il rinnovo del Contratto Aziendale, non ci resta che scioperare adesso, uniti e determinati poiché il contrario sarebbe interpretato dalla controparte come un autentico lasciapassare verso il completamento dello spezzatino, verso l’obiettivo dichiarato dell’aumento dell’orario di lavoro e ancora tagli, tagli a scapito nostro e dell’intera cittadinanza! COLLEGHI SCIOPERIAMO, UNITI SI VINCE!
Personale Viaggiante di Superficie e Metropolitana dalle 08,45 alle 15,00
Agenti di Stazione, Addetti ai Parcheggi e dalle 18,00 al termine del servizio
dai capolinea e dai centro linea si rientra in deposito, avvisando i passeggeri delle limitazione delle corse
Impiegati e Operai (anche turnisti),
Radio Bus e Ausiliari della Sosta, l’intero orario di lavoro
Tutor di Linea
Sono esclusi dall’agitazione solo i lavoratori strettamente necessari alle squadre di pronto intervento e/o emergenza.
LIBERALIZZAZIONI: La strada intrapresa dai Governi passati e attuali (Burlando, Bassanini, Prodi, Bersani, Lanzillotta) e da quasi tutti i Governi locali nella speranza di riuscire a distruggere meglio dell’Inghilterra, che paga gli errori delle liberalizzazioni del servizio fatte, nel Governo Tatcher.