Sciopero trasporti, lettera aperta di Usb alla cittadinanza
Lettera aperta alla cittadinanza.
Care e cari tutti,
giovedì 20 sciopereremo di nuovo. È la terza volta in pochi giorni. Faranno in modo di non dirvelo, così potreste essere colti alla sprovvista, per cercare di mettervi contro di noi.
Come vedete, quando un’azienda tratta male i suoi dipendenti, finisce sempre per farla pagare anche agli utenti. Voi prendete ogni giorno un mezzo pubblico per le fermate che vi occorrono per viaggiare in città. Noi su quei mezzi ci passiamo intere giornate di lavoro. Per voi è un mezzo di trasporto, per noi è il nostro luogo di lavoro.
Siano sullo stesso tram, autobus, vagone della metropolitana. E quando scioperiamo lo facciamo per migliorare il servizio, perché è il nostro lavoro. È per questo che ci battiamo, e per questo che ogni giornata di sciopero a noi costa circa 80 euro. Ma la nostra dignità non ha prezzo.
Invece che garantire il vostro e nostro diritto a un trasporto urbano moderno, efficiente, puntuale e pubblico; invece che colpire sprechi, clientele, e smetterla con le privatizzazioni selvagge, pensano bene di colpire il diritto di sciopero. A quei signori che viaggiano in auto blu, che vorrebbero decidere sulla vostra testa e sulla nostra pelle dobbiamo rispondere insieme: NO.
No, non ve la caverete con scorciatoie repressive. Dovete rispettare gli utenti e i lavoratori. Dovete investire, rendere efficienti e confortevoli i mezzi di trasporto. È un diritto dei cittadini e un diritto dei lavoratori.
Scrivete all’azienda, ai giornali, al Sindaco, ai presidenti di Camera e Senato: fate sentire la vostra voce. Insieme siamo imbattibili.
Le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico dell’Unione sindacale di base.