Sindacati allarmati: sicurezza precaria
8 maggio 2007 - Il Mattino di Padova
Sia Cobas che confederali sollecitano misure di protezione delle linee «Gli amministratori attenuano la gravità di quel che è successo»
di Felice Paduano
Padova - I Cobas, la Cgil, la Uil e anche gli altri sindacati presenti in Aps Holding, dopo il grave incidente di sabato pomeriggio al tram, pretendono sicurezza a tutti i livelli. «Ivo Rossi fa malissimo a sottovalutare quello che è accaduto all’incrocio tra corso del Popolo e piazzale della Stazione - dice Stefano Pieretti, coordinatore provinciale dei Cobas -. Il nuovo deragliamento, il primo con un ferito che è finito all’ospedale, deve far riflettere seriamente sul ruolo e sul futuro del metrobus in città. Innanzitutto noi dei Comitati di base, che in Aps abbiamo oltre 80 iscritti, chiediamo che all’interno della commissione specifica sul tram sia inserito anche un autista e in particolare un rappresentante della legge 626/94, ossia un lavoratore che ben conosce le normative per garantire la massima sicurezza agli autisti del tram, ai passeggeri e anche ai passanti, specialmente ai pedoni e ai ciclisti più indifesi. Tanto per fare un esempio concreto: quando Azienda e Comune si decideranno a installare lungo il lato est dei marciapiedi di corso del Popolo e di corso Garibaldi, lungo i quali il tram passa rasente, delle barriere protettive? Lo sanno le autorità competenti che quei marciapiedi vengono battuti ogni giorno da migliaia di persone, tra cui tutti quelli che vanno e vengono, a piedi, dalla stazione? Oppure aspettiamo che ci scappi il morto?». E a questo punto Pieretti fa anche una considerazione politico-finanziaria non di poco conto. «Naturalmente tutti gli interventi supplementari, tra i quali proprio le barriere protettive in ferro grigliato dalla stazione verso il centro, indispensabili per offrire sicurezza a chi si sposta a piedi mentre il tram corre veloce, non devono pesare sul bilancio annuale di Aps Holding, ma su quello del Comune - reclama il leader di Rdb-Cub -. Tra l’altro, non credo che per tali interventi occorrano tantissimi soldi». Anche il commento di Paolo Tollio è tutto dalla parte della sicurezza totale. «Oramai gli incidenti sono diventati troppi - sottolinea il segretario della Filt-Cgil e autista di Aps Mobilità -. Sbagliano quei politici che si ostinano a tenere il prosciutto davanti gli occhi e fanno finta che tutto stia procedendo bene. Il tram è sì un gioiello per ottenere una svolta storica nel sistema complessivo della mobilità della città e della cintura. Fatta questa premessa, però, proprio alla luce degli incidenti già avvenuti, bisogna fare il possibile, anche tecnicamente, per garantire a tutti quelli che hanno e avranno a che fare con il tram la sicurezza assoluta. Quello che è avvenuto sabato non può e non deve essere cancellato dalla memoria con un colpo di spugna».
COMUNICATO AI LAVORATORI
Alla luce di quanto occorso al metrotram nella giornata di sabato, la scrivente O.S. afferma che l’accaduto non deve minimamente ricadere tra le responsabilità dei lavoratori e che gli stessi devono essere maggiormente tutelati a livello di sicurezza ponendo in atto tutte quelle migliorie che necessitano prima dell’entrata a regime del servizio.
Si ribadisce che tutti i costi derivanti da qualsivoglia forma di incidenti e quelli prodotti da modifiche o quant’altro possa necessitare al regolare funzionamento del metrotram, devono totalmente gravare sulla LOHR, produttrice del mezzo in questione, e a cui spetta l’onere di rimediare alle falle finora evidenziate.
Si richiede che venga ricostituita la commissione di sicurezza e che alla stessa venga aggiunto, in qualità di componente, anche un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Si riafferma inoltre che tutto ciò non deve assolutamente incidere nella quantificazione del premio di risultato 2007 da erogare ai lavoratori.
ADL federata RdB CUB