Stop alla giungla dei contratti nel Porto di Livorno

Livorno -

Apprendiamo con soddisfazione che finalmente, dopo due anni di pressioni e mobilitazioni, anche altre sigle sindacali, dopo anni di totale accondiscendenza e sostanziale condivisione, hanno deciso di lanciare un segnale rispetto all’utilizzo e all’applicazione dei più disparati contratti nazionali per le società o cooperative che svolgono cosiddetti servizi portuali. Società o cooperative che necessitano di una autorizzazione da parte dell’Autorità di Sistema per operare all’interno della cinta portuale. I rappresentanti dei lavoratori, in prima battuta hanno votato contro il rinnovo delle autorizzazioni all’interno della commissione consultiva.

Come USB Porti abbiamo intrapreso una battaglia che ha visto un primo sciopero nel giugno 2021, affinché venisse applicato il contratto unico dei porti a quella miriade di soggetti che in questi anni hanno operato un vero e proprio dumping salariale assumendo personale con contratti nazionali pirata (per inciso, sempre firmati dalle medesime organizzazioni) come il multiservizi o vigilanza privata. Contratti che prevedono salari da fame. In fase di autorizzazione queste società si impegnavano ad adeguare i livelli retributivi al CCNL di riferimento ma NESSUNO ha mai rispettato tale indicazione. 

In questo modo negli anni, oltre al già annoso problema delle tariffe e degli appalti, per le società che svolgono invece OPERAZIONI portuali si era creata un’altra concorrenza a ribasso da parte di altri soggetti che andavano man mano a togliere pezzi del ciclo portuale, come la movimentazione delle auto, potendo offrire tariffe ancora più risicate perchè veniva permesso di applicare contratti con paghe da 4,8 l’ora. 

È bene ricordare che tutto ciò avviene ancora. Il voto contrario in commissione portuale è solo un atto simbolico. Quello che serve è una vertenza generale affinché a questi soggetti venga effettivamente impedito di accedere in area portuale fino a quando il contratto applicato non sarà quello dei porti.

A questa situazione si aggiungono altre prassi che devono essere attenzionate con estrema urgenza. Società che sulla carta dovrebbero svolgere compiti di sola vigilanza ma che in realtà ne svolgono altre ben diverse. Piccole società che hanno accesso in area portuale nonostante non abbiano direttamente un’autorizzazione da parte dell’Autorità di Sistema. In questo caso parliamo di società che lavorano in appalto e subappalto per altre invece autorizzate. 

Questa vera e propria giungla è stata utile per abbassare le tariffe e dividere i lavoratori. Adesso è il momento di proseguire con questa vertenza arrivando finalmente a risultati concreti.
 

USB Livorno Sez. Porto