TARIFFE E TAGLI AL TRASPORTO LOCALE

Bologna -



Il patto regionale sulla mobilità produce i primi effetti anche sui servizi ai cittadini.

 
Dopo l’aumento indiscriminato delle tariffe di inizio anno, ora tocca ai tagli ai servizi di trasporto pubblico locale.
 

E’ imminente, a partire da dopo Pasqua, un taglio di oltre 350.000 km di percorso vettura tra urbano ed extraurbano del bacino Bolognese, prima tranche degli oltre 800.000 programmati.

 
E questo a prescindere dalle “razionalizzazioni” (leggi ulteriori tagli) derivanti dalle previste aggregazioni di aziende, parte integrante del patto, che, per ora, sono state di fatto sospese.


Tutto ciò era facilmente prevedibile.

 
In un momento di grave attacco al potere d’acquisto dei salari, si sceglie di gravare di ulteriori costi i magri stipendi, costringendo di fatto all’utilizzo del mezzo privato, negando i servizi pubblici dovuti.

 
E’ più facile scaricare sui cittadini/utenti gli effetti dei tagli governativi che non tagliare poltrone e rendite di posizione dovute ai 10 consigli di amministrazione delle aziende di trasporto pubblico Emiliane e alle 9 agenzie della mobilità.

 
Le dichiarazioni ripetute fin qui dai nostri amministratori regionali, provinciali e comunali su aumenti delle tariffe miranti a garantire un miglioramento dei servizi si rivelano per quel che sono: bugie raccontate ai cittadini di Bologna!

 
Questa ulteriore applicazione del nefasto patto sulla mobilità, che, ricordiamo, non è stato da noi né condiviso né sottoscritto, conferma il progetto di drastico ridimensionamento del Trasporto pubblico in atto e la rinuncia a qualsiasi politica di tutela delle fasce deboli della popolazione.

 
Prosegue inoltre la raccolta delle firme per l’abrogazione degli aumenti tariffari; le migliaia di firme raccolte saranno poi consegnate presso la Regione Emilia Romagna, la Provincia ed il Comune di Bologna.