Trasporti, c'è il nuovo deficit Aim da "digerire" nella fusione con Ftv

24 maggio 2007 - Il Giornale di Vicenza

Vicenza -

Le due aziende studiano piani

di Piero Erle

Vicenza - C’è da correre, e il punto di partenza è un forte "rosso". È questo il quadro che emerge in queste settimane per i trasporti pubblici di città e provincia, adesso che la società "Vicentina trasporti" ha potuto riunire i suoi quattro soci - Comune, Provincia, Ftv e Aim - e avviare il lavoro che dovrebbe portare all’obiettivo di cui si discute da anni: la fusione tra le Ftv e Aim trasporti.

Sul tavolo di enti e aziende sono arrivate ora le cifre dei bilanci del 2006. Le Ftv sono riuscite a chiudere con un mini-attivo di oltre 47 mila euro, che è comunque un risultato degno di nota. Per "Aim trasporti" come noto il discorso è diverso: anche se è andata meglio del 2005, l’ultimo anno ha chiuso con un bilancio in deficit di oltre 713 mila euro, tanto che si è dovuto ricorrere a un’assemblea della "Aim trasporti spa" perché il rosso aveva superato il livello di guardia stabilito dalla legge (un terzo della cifra) rispetto al capitale dell’azienda stessa, che è di 1,26 milioni di euro. Il capitale è stato ricostituito dall’assemblea della spa che è ha visto il nuovo amministratore unico della Aim holding Mauro Zanguio, in qualità di socio proprietario, approvare il bilancio varato dall’amministratore unico della "Aim trasporti" (dimissionario) Silvio Fortuna.

La dura scommessa adesso è riuscire a progettare la fusione tra Ftv e Aim con un piano industriale che, almeno in prospettiva, garantisca la possibilità di arrivare a chiudere i bilanci in pareggio. Ecco perché i direttori Francesco Gleria e Niccolò Franzoia - nel cda di "Vicentina trasporti", dove siedono assieme al presidente Roberto Travaglini - hanno iniziato a elaborare piani che indicano proposte concrete: separare dall’ "Aim trasporti" la gestione del centrobus e dei parcheggi di interscambio (ha un deficit di 450 mila euro l’anno circa), affidare all’esterno almeno il 5% di tutte le linee della futura "Ftv-Aim" (questo d’altra parte lo impone la stessa legge), eliminare alcuni doppioni di linea tra Ftv e Aim. C’è anche la questione della dotazione del personale: su un totale di oltre 550 dipendenti che entrerebbero nella nuova società proveniendo da Ftv e Aim, i possibili "esuberi" valutati sarebbero di circa 5 impiegati amministrativi, quindi la situazione potrebbe essere governabile.

Sono comunque tutte questioni delicatissime. Ecco perché i sindacati mantengono lo stato di agitazione. Tra l’altro il coordinatore Mario Ghirardello (è esponente di Rdb-cub) segnala che è scaduta l’attuale Rsu (rappresentanza interna) e che sarà rinnovata in settembre, per cui in questi mesi ogni rappresentante «si esprimerà in totale libertà in nome delle organizzazioni sindacali cui appartiene».

E Massimo D’Angelo della Filt-Cgil conferma lo stato di agitazione ed esprime «una grandissima preoccupazione per quanto sta emergendo, ad esempio per la prospettiva di sub-appalto di linee a privati, scelta che abbiamo sempre combattuto».