Trasporto aereo italiano, considerazioni riguardo il progetto di nazionalizzazione
AP, COBAS e USB hanno inviato lo scorso 10 agosto un memorandum a Governo, Ministeri, Regioni e Stampa, con un’analisi rispetto al destino di 1500 lavoratori Air Italy e sul futuro del Trasporto Aereo in relazione alla costituenda NewCo pubblica, la quale deve puntare a diventare il vettore nazionale di riferimento, così come sta accadendo in tutti i principali paesi europei.
A maggior ragione essendo, il Trasporto Aereo, un asset strategico per l'Italia, le cui dimensioni lo identificano tra i più importanti al mondo (7° a livello mondiale, 2° europeo).
In un mercato che nel 2019 ha registrato circa 160 milioni di passeggeri (200, considerando il dato del doppio conteggio che avviene sui voli nazionali) la NewCo deve porsi l'obiettivo di recuperare i flussi persi negli ultimi anni su tutti i mercati: nazionali, internazionali e intercontinentali, puntando a crescere nelle rispettive quote di mercato e, conseguentemente, dotandosi di una flotta e personale in misura adeguata a questa missione.
Le scriventi Organizzazioni ritengono che questo scenario sia il giusto approdo dell'investimento pubblico previsto dal Governo, con ciò garantendo ampiamente il recupero di tutti i lavoratori Alitalia, inclusi i precari, dei dipendenti Air Italy e delle altre aziende che entreranno prevedibilmente in crisi nel prossimo futuro.
Dentro l'alveo aziendale deve essere garantito il recupero e lo sviluppo non solo del ramo aviation, inclusi eventuali rami regionali, ma di tutte quelle lavorazioni attinenti al processo di aviazione civile, quali la maintenance, l'handling, il cargo e l'information technology, che garantiranno il presidio completo dell'attività di un vettore di dimensioni nazionali, evitando gli sperperi delle esternalizzazioni come registrato finora.
Alternative al ribasso rispetto ad un progetto del genere, anche se giustificate da veti europei incomprensibili, sarebbero solo un ulteriore spreco di risorse collettive, ripercorrendo progetti fallimentari già visti in passato.
Ovviamente, la costituzione del nuovo vettore nazionale e il traghettamento del settore dalla attuale fase di pesante crisi di mercato, causata dal Covid-19, a quella del ritorno a dimensioni a regime sarà la sfida che dovrà impegnare tutte le parti sociali attraverso strumenti e garanzie precise.
È fondamentale che questo progetto sia centrale nella ripresa del mercato italiano, evitando di lasciare nuovamente sguarniti interi settori dando invece spazio a vettori stranieri che già stanno cercando di tornare alla situazione precedente, a tutto danno dei lavoratori e del Trasporto Aereo italiano.
AP – Cobas - USB