Trasporto Aereo, Papa Francesco tira le orecchie alle aziende: quando fate fusioni tra le società salvate le persone, perché il lavoro è ricchezza. E sull'Ucraina: i cieli servono per volare in pace
Oggi nell’aula Paolo VI si è svolta alla presenza di Papa Francesco l’udienza promossa da Enac per tutto il settore del Trasporto Aereo. Per l’Unione Sindacale di Base era presente la delegazione nazionale Enac e del Trasporto Aereo per tutti i settori, dall’handling alla rappresentanza di vettori, manutenzioni, aeroporti e catering.
Diversi gli interventi che si sono succeduti dal presidente dell’Enac Di Palma fino al presidente dell’Icao Salvatore Schiacchitano, alla presidente della Commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita al direttore generale dell’Enac Quaranta, ma tra tanti l’unico che ha speso parole di preoccupazione e vicinanza ai lavoratori è stato il Papa.
Il Pontefice ha ricordato come il settore del trasporto aereo sia tra i più colpiti dalla pandemia. Parlando a braccio, ha detto tra gli applausi: “Davanti ai momenti imprenditoriali delle diverse ditte aeree, quando devono ridurre il personale o fare società con altre ditte, per favore, custodire le persone. Che un da un giorno all’altro non siano lasciate fuori senza lavoro. Il lavoro è una ricchezza”.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha parlato anche della guerra in Ucraina: “L’aviazione è amicizia, è incontro. In stridente contrasto con questa prospettiva sono i casi in cui l’aviazione viene usata come strumento di offesa, di distruzione, di morte. Lo stiamo vedendo purtroppo anche in questa terribile guerra in Ucraina, segnata quotidianamente da bombardamenti aerei. Di fronte a questo desolante scenario, preme più forte al nostro cuore la speranza che i cieli siano sempre e soltanto cieli di pace, che si possa volare in pace per stringere e consolidare rapporti di amicizia”.
USB Trasporto Aereo