Trasporto aereo, USB: domenica 4 un altro sciopero riuscito ben oltre le 4 ore indette dai firmatari del contratto nazionale
Fino a quando Governo e associazioni datoriali rimarranno sorde? USB rilancia la raccolta firme per il referendum sul contratto handling
Un’altra giornata di sciopero nazionale indetta da USB con altissime adesioni tra i lavoratori dei vari settori di aeroporti e vettori, ben oltre le 4 ore indette per i soli handling da Cgil Cisl, Uil e Ugl, le sigle che al momento stanno trattando il contratto nazionale, portando a centinaia di cancellazioni di voli.
Un dato che replica quanto già visto nell’ultimo sciopero del 19 maggio, peraltro caratterizzato dalla improvvida comunicazione da parte del ministro dei Trasporti Salvini, e che non dovrebbe essere più ignorato dal Governo e dalle associazioni datoriali, che invece continuano a tentare di ignorare le istanze per gli adeguamenti salariali, riforme, diritti e salute e sicurezza che noi portiamo avanti.
Il trasporto aereo sta vivendo la stagione di maggior traffico della sua storia, che supera i dati precedenti la pandemia con prezzi dei biglietti in salita. Nonostante questo assistiamo a migliaia di espulsioni dal lavoro, mancate adeguamenti salariali al costo della vita, blocco sul rinnovo del contratto degli handlers, restrizioni dei diritti, esasperazione dei turni e dei carichi di lavoro; una tendenza ad adeguare questo settore strategico a una impostazione low cost che penalizza l’intero Paese prima dei suoi lavoratori e lavoratrici.
USB non molla e non solo si dichiara soddisfatta del dato di adesione ottimo ma, sulla scorta di questo dato, rilancia da subito negli aeroporti la raccolta firme per imporre il referendum sull’eventuale accordo che emergesse dalla trattativa del contratto handlers, in modo da ridare la parola alle categorie che già si sono espresse con chiarezza e determinazione in queste due giornate di lotta.
USB Lavoro Privato – Trasporto Aereo