USB Ferrovie: assemblea dei delegati e degli iscritti, lunedì 13 novembre ore 10,30, via Giolitti 231, Roma

Roma -

Come da parola d’ordine, “Dal particolare al generale e ritorno!”, con cui abbiamo portate in piazza migliaia di lavoratrici e lavoratori contro il genocidio del popolo palestinese, negli scioperi generali del 22 settembre e del 3 ottobre, sulla scia di quella che si è affermata come la più grande mobilitazione popolare degli ultimi decenni, torniamo, più forti e convinti, alle questioni aperte sul fronte interno dei posti di lavoro e della condizione economico sociale battuta dai venti di guerra che soffiano da ovest, sulle vele di uno dei peggiori governi della storia repubblicana del Paese.

Per quanto riguarda i ferrovieri si tratta di riprendere l’iniziativa:

  • PER la democrazia sindacale con il rilancio della rivendicazione di rinnovo immediato delle rappresentanze dei lavoratori (RSU/RLS) decadute a fine 2018, per la riconquista di un reale potere di contrattazione aziendale e nazionale (a pochi giorni dalla sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma sulla questione);
  • PER il contrasto alle logiche speculative che hanno informato i successivi accordi di riorganizzazione dei settori dell’esercizio, fino ai recenti del primo agosto ’23 per il viaggiante Trenitalia; il 10 gennaio 2024 per Manutenzione Infrastrutture; come analogamente per il settore Circolazione, dove la gestione operativa aziendale grava sempre più negativamente sulla condizione di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori addetti
  • CONTRO la riduzione del potere di acquisto di stipendi e salari, in linea con l’impoverimento generale dei redditi da lavoro dipendente negli ultimi decenni di rinnovi contrattuali a perdere, alla luce della prospettiva di ulteriore arretramento dovuto all’economia di guerra promossa dall’attuale governo, accodato alle folli indicazioni dell’UE e degli USA per l’incremento delle spese militari.

Condizioni effettive, garantite dagli attuali assetti delle relazioni industriali che si stanno confermando nella loro funzione di favoreggiamento delle politiche managerial/padronalistiche per la riduzione di tutele e diritti acquisite/i, peggiorando la condizione di lavoro, di vita, di salute e sicurezza, di lavoratrici e lavoratori interessate/i.

E mentre da giorni stiamo assistendo al tentativo di inserimento in corsa della CGIL nel flusso della mobilitazione già divampata, suo malgrado, nel Paese, nelle compagini di categoria come la FILT continuiamo a rilevare posizioni di assoluta continuità nel favoreggiamento delle politiche aziendali/societarie, in piena sintonia con le altre OOSS firmatarie che con la stessa mobilitazione in corso hanno niente a che spartire, quando, vedi UGL e CISL, non battono direttamente contro.

Partendo dalle indicazioni della Piattaforma Rivendicativa di USB Confederale, svolgeremo la discussione nell’assemblea del prossimo 13 novembre 2025. allo scopo di tracciare le linee dell’iniziativa sindacale nei settori dell’esercizio e dei livelli organizzativi a questa necessari, nella imminente prospettiva del (non più procrastinabile) rinnovo delle rappresentanze unitarie e per la sicurezza dei lavoratori.

(Nella stessa giornata verranno illustrate dagli avvocati presenti le indicazioni per l’adesione alle cause per il recupero delle spettanze economiche, di cui alle sentenze di Cassazione, su ferie e riposi non goduti.)