USB lancia la campagna trasporti: tutela della salute e un vero piano nazionale

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Martedì 28 aprile si è svolta la prima assemblea generale delle strutture sindacali dei Trasporti di USB Lavoro Privato, alla presenza di decine di delegati di tutti i settori (Tpl, Ferrovie, Aereo, mare  e porti) collegati in videoconferenza da tutte le parti di Italia. Dopo un ampio confronto, basato sulle esperienze maturate in queste drammatiche settimane di emergenza sanitaria, in cui i trasporti hanno garantito un servizio essenziale per l’intero Paese, l’assemblea ha deciso di lanciare una campagna basata su due grandi temi.

Il primo è che nella fase 2 il valore prioritario da tutelare rimane la salute dei lavoratori e degli utenti, non i profitti dei privati.

Questo è un valore più che mai importante alla luce delle folli pressioni per la riapertura incondizionata fatte dal padronato, da alcune forze politiche e persino dalla Cei, nonostante i dati del contagio siano tutto fuorché rassicuranti.

USB non tollererà che la fretta della “normalità a tutti i costi” trasformi i luoghi e i mezzi di trasporto in trappole per i lavoratori e i cittadini di fronte al contagio.

Le stesse misure individuate dal DCPM del 26 aprile e dall’ultimo protocollo condiviso dal Cgil, Cisl e Uil del 24 aprile in termini di DPI, di distanziamento e di obblighi di protezioni per tutti lasciano troppi dubbi e spazi a interpretazioni. Ciò significa mettere ancora una volta i lavoratori soli di fronte al dilemma se tutelare la propria salute oppure evitare sanzioni e licenziamenti come già accaduto in tante situazioni, mentre la Commissione di Garanzia ha ormai ridotto il suo ruolo a cane da guardia contro lo sciopero e il dissenso, proprio nel momento in cui i lavoratori dei servizi essenziali hanno il massimo bisogno di tutelare la propria salute.

Su questo tema, come fatto fin dal primo momento e in piena solitudine, USB conferma lo stato di agitazione e fornirà ai lavoratori ulteriori e aggiornate indicazioni di massimo rispetto delle norme contro la diffusione e per la prevenzione e la protezione da contagio, anche attraverso un gruppo di lavoro dedicato.

La salute prima di tutto; se non c’è sicurezza non c’è servizio!

Il secondo tema riguarda la necessità di varare un Piano Nazionale dei Trasporti in Italia

Se c’è una lezione che il contagio ha insegnato all’Italia è l’importanza della salvaguardia e della tutela del concetto stesso di servizio pubblico essenziale, di cui i trasporti nel loro complesso rappresentano uno dei pilastri portanti.

Dopo decenni di arretramento politico, oggi più che mai c’è bisogno di un Piano nazionale che ripensi il sistema dei trasporti, che rimetta al centro il ruolo del trasporto pubblico, sicuro, sociale, ecologico ed efficiente per i bisogni del Paese, non un pascolo indisturbato per le rendite private persino sulle concessioni come abbiamo dovuto assistere nel recente passato.

Un Piano che dia da subito risposte forti sul tema dell’occupazione, messa in fortissima discussione in tanti settori, che punti alla nazionalizzazione delle maggiori aziende e delle principali infrastrutture, che ripubblicizzi i servizi, fermi le svendite ai privati e non permetta più appalti al massimo ribasso.

Un Piano ambizioso quanto necessario per ridare forza a un settore strategico sul quale ricostruire il nostro Paese, che oggi più che mai ha bisogno dei propri servizi essenziali come architrave del lavoro e del proprio stato sociale, imparando dagli errori del passato.

L’Assemblea ha deciso che il primo passo sarà un appuntamento pubblico da tenersi entro la fine del mese di maggio che coinvolga anche esperti del settore. Un punto di partenza di una campagna d’informazione e mobilitazione che porti - se necessario - a uno sciopero generale dei trasporti in Italia.

 

29 aprile 2020

 

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato - Trasporti