USB Taxi: no ad Uber sponsor dell'assemblea nazionale ANCI

Bologna -

Come USB-TAXI aderiamo all'iniziativa dei colleghi di Bologna, riguardo la presenza e la sponsorizzazione della multinazionale americana UBER all'assemblea nazionale del ANCI. È vergognoso che tra coloro che parlano di "interesse pubblico", ci sia chi agisce e fomenta la violazione delle regole e l'elusione fiscale. Evidentemente il nostro Paese non ha bisogno di soggetti che trasferiscono ricavi provenienti dal lavoro, in paradisi fiscali. In Italia 6 milioni di cittadini sono costretti a rinunciare alle cure mediche, e l'aspetto ancor più paradossale è che a fronte dei tagli che gli Enti locali subiscono nel trasporto pubblico, introdotti anche da questa finanziaria, si decida di dar voce a chi da queste manovre ne ricaverà profitto a discapito dei cittadini. Un altro elemento da sbugiardare è che saremmo di fronte al "moderno" che avanza.

Viceversa siamo al cospetto di modalità che ben conosciamo, basate sulla prevaricazione dei diritti dei lavoratori in virtù di fondi d'investimento in grado di addomesticare "giudizi e regole" a loro piacere, come avevamo già letto negli "uber files". Insomma quell'invito alla partecipazione rivolto all'azienda americana, è tanto opportuno quanto l'invito a una volpe ad un incontro di "polli". È il momento di contestare la narrazione distorta che grazie alla complicità di svariati sedicenti giornalisti si cerca di veicolare, (con la complicità di alcuni collaborazionisti) nella quale questo è proposto come il modello da sostenere. Anche per la Politica è arrivato il momento di dire chiaramente perché non vuole contrastarli, i giochetti di tutte le sue componenti (maggioranza e opposizione) sono evidenti, le aderenze trasversali di UBER, possono ingannare solo chi vuole farsi ingannare.

A chi ci risponde che la loro presenza è inarrestabile, rispondiamo che basta leggere i bilanci di UBER (sono pubblici ) per notare che per fortuna sono molte città italiane che hanno respinto le loro avance, ad oggi praticamente al di là di Roma, sono marginali ovunque, rappresentando percentuali insignificanti e quasi senza flotta TAXI. Perché solo se c'è chi gli concede il lavoro, possono fare profitti, come un gigantesco parassita aggrappato sulle spalle del lavoratore. Cosa fare? Il compito è per certi versi semplice, dobbiamo lottare contro questa "malattia", sradicando l'infezione e facendo assumere a chi vuole aiutarli, tutte le responsabilità che questa decisione comporta.

Noi la testa non la pieghiamo e a ogni loro passo risponderemo con la LOTTA.

#SCHIAVIMAI

USB-TAXI