Rinnovo CCNL Porti. Nel porto di Palermo votazioni fantasma?

Palermo -

L’O.S. Usb Palermo è venuta a conoscenza della produzione e circolazione di un verbale, a firma Cgil, Cisl e Uil, in cui si rende noto che i lavoratori portuali di Palermo avrebbero espresso parere positivo – addirittura con un 100% di voti favorevoli – alla proposta di rinnovo del CCNL in discussione in queste settimane in tutti i porti italiani.
La stessa organizzazione sindacale e i lavoratori di Portitalia e CLP ad essa iscritti ritengono necessario e doveroso informare le agenzie di stampa come questo verbale e, dunque, le relative consultazioni, siano
una spregiudicata invenzione delle organizzazioni firmatarie in quanto – per voce e testimonianza diretta di più di duecento lavoratori mai interpellati – queste votazioni non si sono mai effettivamente svolte
nonostante fosse imposto dalla normativa che regola i rinnovi contrattuali.
Ci giunge voce che una situazione del tutto speculare stia avvenendo anche al porto di Catania: anche da quel sito i portuali ci riferiscono non si sia mai svolta alcuna consultazione e che in nessun momento, come
anche a Palermo, sia stato chiesto ai lavoratori di esprimersi sulla materia in discussione.
Riteniamo siano condotte di enorme gravità queste messe in atto da Cgil, Cisl e Uil: non dare ai lavoratori la possibilità di esprimersi su una materia tanto importante come il proprio CCNL di settore ed, in più,
mistificare producendo falsi verbali su false votazioni nel tentativo di strumentalizzare e condizionare - per fini propri – la voce di chi lavora, è meschino e dannoso per la vita di migliaia e migliaia portuali.
Usb non permetterà che queste logiche e questi miseri giochetti passino o si consolidino nel silenzio. Le organizzazioni sindacali o si comportano come megafono delle voci dei lavoratori a tutela dei diritti di
quest’ultimi e dando loro il potere di decidere delle proprie sorti, o semplicemente non sono organizzazioni sindacali: sono solo i burattini a vantaggio degli interessi datoriali e politici. A tutto ciò continueremo ad opporci.

Palermo, 26 ottobre 2024