Sciopero ferrovieri, USB al Ministero del Lavoro: presentati i documenti del ricorso su accordi presi da rappresentanze sindacali scadute
In occasione del settimo sciopero, ambito vertenza Manutenzione Infrastrutture e rinnovo contrattuale, si è tenuto un incontro fra una delegazione di lavoratori di USB e una della Direzione Generale del Ministero Dipartimento; i temi affrontati hanno riguardato l'impatto dell'accordo nazionale di settore del 10 gennaio, e tutte le ripercussioni negative sulla condizione generale di lavoro, con particolare attenzione agli ambiti salute e sicurezza.
Nello svolgimento della discussione, sono stati specificati i problemi legati alle ripercussioni sui nastri lavorativi e lo sforamento dei limiti di legge vigenti. Allo stesso modo è stato evidenziato come le pretese datoriali, di cui all'accordo, incidano negativamente su altri aspetti, non marginali, come la fruizione di permessi parentali (maternità, L.104, ecc) intaccati da un'articolazione delle prestazioni forzata e non rispettosa dei diritti basilari previsti dalla legge e non negoziabili.
Altra questione, evidenziata nel confronto, è quella della democrazia sindacale con la denuncia del mancato rinnovo delle rappresentanze dei lavoratori: condizione a cui fare risalire l'attuale stato di arretramento della capacità contrattuale e negoziale dei lavoratori all'interno delle vertenze in corso.
Sono stati consegnati documenti relativi al ricorso che verrà presentato nei prossimi giorni al Tribunale di Roma: proprio in riferimento alla legittimità o meno degli accordi sottoscritti a livello territoriale da delegazioni sindacali formalmente decadute dal dicembre 2018 e quindi da ritenersi non più rappresentative della platea dei lavoratori interessati.
Da parte ministeriale si sono registrati positivi riscontri, in particolare riguardo i temi della salute e sicurezza, e della aderenza o meno dei suddetti accordi alle leggi e norme vigenti (durata nastri lavorativi giornalieri e settimanali, riduzione e frammentazione dei periodi di riposo, fruizione permessi cura parentale e più in generale l'attenzione ai tempi di recupero psicofisico tra prestazioni successive indispensabili per lavoratori che svolgono mansioni legate alla sicurezza della circolazione ferroviaria).
Analoghi riscontri sono giunti riguardo il mancato rinnovo delle rappresentanze dei lavoratori segnatamente di quelli della salute e sicurezza su cui si è registrata una condivisione sulla necessità di non procrastinare ulteriormente la situazione, anche in considerazione della particolare attenzione che lo stesso Ministero ha dichiarato sugli sviluppi dell'inchiesta sulla strage dei cinque lavoratori del 30 agosto 2023 a Brandizzo.
I responsabili della delegazione ministeriale si sono impegnati a trasmettere i contenuti per competenza al ministro stesso e all'Ispettorato Nazionale del Lavoro, verso cui USB ha indirizzato esposti e denunce in parte rimaste fino ad oggi senza riscontro.
Mentre lo sciopero è ancora in corso, l'occasione di incontro istituzionale, da parte dei lavoratori interessati alle vertenze, deve considerarsi un ulteriore stimolo al mantenimento della mobilitazione; per la ricostruzione degli strumenti di partecipazione e rappresentanza dei lavoratori a partire dal basso, per una nuova prospettiva di una condivisa e diffusa pratica sindacale.
USB Lavoro Privato
Coordinamento Nazionale Ferrovie